La guida definitiva per scriverlo senza fare gaffe!
Ammettilo: anche tu almeno una volta hai scritto “bughi bughi”. E non c’è niente di male! In Italia lo pronunciamo così da sempre, con quella simpatica doppia “ghi” che fa tanto anni ’50. Ma se vuoi fare bella figura (e magari migliorare le tue ricerche su Google), è tempo di scoprire la verità: si scrive Boogie Woogie.
Sì, con due “o”, due “g” e tanto, tantissimo swing!
Da dove viene il nome Boogie Woogie
Il termine Boogie Woogie nasce negli Stati Uniti nei primi anni del Novecento. Prima ancora che fosse un ballo, era uno stile di pianoforte blues dal ritmo incalzante e irresistibile. Il “boogie” imitava il battito del piede sul pavimento, mentre il “woogie” dava quel tocco giocoso e ripetitivo tipico della musica nera americana.
Quando, qualche decennio dopo, i ballerini europei iniziarono a scatenarsi su questo ritmo, il nome rimase lo stesso e nacque il Boogie Woogie che conosciamo oggi, il ballo swing più rock’n’roll di tutti.
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Perché molti scrivono ancora “bughi bughi"
Semplice: perché lo sentono così!
In italiano “Boogie Woogie” si pronuncia bughi uughi o bughi bughi, da lì l’equivoco è servito. È un po’ come scrivere “ciarli” invece di Charlie o “ciusdei” al posto di Tuesday; fa sorridere, ma se vuoi sembrare un vero esperto di swing meglio usare la forma originale.
Quindi la prossima volta che vuoi iniziare un corso di ballo, scrivi “Boogie Woogie Parma” e troverai davvero quello che cerchi.
In sintesi (e con un sorriso)
Scrivere Boogie Woogie nel modo giusto non è solo una questione di grammatica: è un atto d’amore verso la storia della musica e della danza che ci fa vibrare ogni settimana in sala da ballo.
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